Nuova Riveduta:

Genesi 33:12

Poi Esaù disse: «Partiamo, incamminiamoci, io andrò davanti a te».

C.E.I.:

Genesi 33:12

Poi Esaù disse: «Leviamo l'accampamento e mettiamoci in viaggio: io camminerò davanti a te».

Nuova Diodati:

Genesi 33:12

Poi Esaù disse: «Partiamo, incamminiamoci e io andrò davanti a te».

Riveduta 2020:

Genesi 33:12

Poi Esaù disse: “Partiamo, incamminiamoci, e io andrò davanti a te”.

La Parola è Vita:

Genesi 33:12

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 33:12

Poi Esaù disse: 'Partiamo, incamminiamoci, e io andrò innanzi a te'.

Ricciotti:

Genesi 33:12

e disse: «Facciamo strada insieme, e sarò tuo compagno di viaggio».

Tintori:

Genesi 33:12

e disse: «Andiamo assieme, ed io ti sarò compagno nel viaggio».

Martini:

Genesi 33:12

Disse quegli: Andiamo di conserva, e io ti sarò compagno nel viaggio.

Diodati:

Genesi 33:12

Poi Esaù disse: Partiamoci, ed andiamocene; ed io ti accompagnerò.

Commentario abbreviato:

Genesi 33:12

Capitolo 33

Gli incontri amichevoli di Giacobbe e di Esaù Gen 33:1-16

Giacobbe viene a Succot e Salem, egli costruisce un altare Gen 33:17-20

Versetti 1-16

Giacobbe, avendo affidato il suo caso a Dio per mezzo della preghiera, continuò per la sua strada. Accada quel che accada, niente può essere rifiutato a colui il cui cuore è fondato sulla fede in Dio. Giacobbe si inchinò davanti a Esaù. Un comportamento modesto e arrendevole caccia la collera. Esaù abbracciò Giacobbe. Dio ha i cuori di tutti gli uomini nelle sue mani e può usarli quando e come piace a Lui. Non è vano avere fede in Dio e gridare a Lui nei momenti di difficoltà. E quando i modi di un uomo soddisfano il Signore Egli fa in modo che anche i suoi nemici siano in pace con lui. Esaù ricevette Giacobbe come un fratello e c'era molta tenerezza fra loro. Esaù domandò: "Chi sono quelli con te?". A questa semplice domanda, Giacobbe parlò come a se stesso, come un uomo i cui occhi sono sempre volti verso il Signore. Giacobbe insistette nei confronti di Esaù, sebbene la sua paura fosse finita ed egli accettò il suo regalo. È bello vedere che la fede rende gli uomini generosi, col cuore liberale e le mani aperte. Ma Giacobbe rifiutò l'accompagnamento di Esaù: è sempre meglio non essere troppo intimi con gli empi che cercano la nostra partecipazione alle loro vanità o che almeno chiudiamo un occhio alle loro deridendo così la nostra religione. Altri saranno un'insidia per noi o ci offenderanno. Dobbiamo preferire di perdere tutte le cose piuttosto che mettere in pericolo le nostre anime e rinunciare a Cristo se veramente lo amiamo. E notando l'attenzione tenera di Giacobbe per la sua famiglia e per le sue greggi, egli ci ricorda il buon Pastore delle nostre anime, che prende in braccio gli agnellini e li accosta al suo petto conducendo dolcemente quelli che sono ancora giovani Isaia 40:11. Come genitori, insegnanti o pastori, dovremmo tutti seguire il suo esempio.

Riferimenti incrociati:

Genesi 33:12

11 Ge 32:13-20; Gios 15:19; Giudic 1:15; 1Sa 25:27; 30:26; 2Re 5:15; 2Co 9:5,6
Ge 33:9; Fili 4:11,12,18
Rom 8:31,32; 1Co 3:21; 2Co 6:10; Fili 4:12,18; 1Ti 4:8
2Re 2:17; 5:16,23; Lu 14:23

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